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Dalla digitalizzazione al business tourism, dal leisure alle compagnie aeree: una panoramica sul turismo 2021
Anche la BIT di Milano 2021 si arrende al digitale! Appuntamento online dal 9 all’11 maggio per l’annuale Borsa Internazionale del Turismo, che, per la prima volta, non si terrà nella “città della Madonnina” ma approderà nel web. L’evento dedicato al mondo dei viaggi si rinnoverà anche nella programmazione e vedrà un raddoppio degli appuntamenti: dopo le 3 giornate “tradizionali”, ne seguiranno altre 3 dedicate ai consumatori e alla promozione dell’offerta turistica.
Gli operatori avranno la possibilità di accedere ai vari incontri, formativi e informativi, diretti da professionisti, dedicati principalmente ai temi di attualità turistica, utili al rilancio del settore. Molteplici saranno anche le opportunità di business e di incontro, agevolate dalla funzionalità Expoplaza della piattaforma Fiera Milano.
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La nuova modalità online della BIT è solo l’ultimo esempio del trend di digitalizzazione imposto dalla pandemia da Covid-19. Il fenomeno si è moltiplicato in molti comparti del settore turistico – ricerca di informazioni, prenotazioni, visite virtuali, esperienze, ecc. -, ma stava già prendendo piede in tutto il mondo: si pensi agli eventi online o alle app interattive, che già nell’era pre-Covid stavano destando interesse ed attenzione.
Davide Rosi, CEO & managing director Bcd Travel Italy, spiega: “Bcd Meetings & Events ha gestito più di 1500 eventi virtuali nel 2020, spaziando da townhall globali del top management e da lanci di prodotto per il segmento life science fino a programmi di incentivazione continuativi.” L’adozione del virtuale quindi, in parecchi casi, è riconosciuto come un output qualitativo dato dalla pandemia, e si posizionerà come un’azione “new normal”. Risulterà comunque fondamentale riprendere il contatto diretto: “Anche se le aziende guarderanno a nuove strategie nell’ambito del virtuale e della virtual collaboration, la trasferta continuerà a essere un fattore critico di successo per gli obiettivi aziendali, per esempio, quando si tratta di esaminare linee di produzione e materie prime, formare ed essere formati, favorire la relazione con il cliente e chiudere accordi”.
Il Business Travel è uno dei segmenti più colpiti dalla pandemia, ma, secondo Rosi, dovrebbe tornare ai livelli del 2019 entro 3/5 anni: secondo uno studio condotto da Bcd a dicembre 2020, su 708 viaggiatori d’affari, più della metà prevede di viaggiare entro i primi 6 mesi del 2021; con un orizzonte temporale portato su fine anno, la percentuale sale al 90%.
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Non solo il turismo business ma anche il leisure dovrebbe tornare a crescere a breve: un forte segnale è dato da ASTOI Confindustria Viaggi, che ha garantito la possibilità di spostarsi per recarsi nelle destinazioni aperte e “fruibili” per turismo, indipendentemente da eventuali restrizioni imposte nel territorio di partenza.
Altro impulso viene dato dalle agenzie aeree: vista la voglia di preparare la valigia e partire, Ryanair ad esempio ha programmato 600 rotte, di cui ben 98 domestiche, in 29 aeroporti, di cui 15 basi (con la novità di Treviso). EasyJet ha invece implementato i collegamenti per Olbia, ora raggiungibile in qualche ora anche da Bologna, Verona e Torino giornalmente, e da Bari 3 volte a settimana. “Con i nuovi collegamenti che abbiamo annunciato oggi intendiamo confermare il nostro impegno a supportare la ripresa del turismo estivo in Italia e ad offrire ai nostri clienti che desiderano trascorrere le vacanze in Sardegna ancora più opzioni” dichiara Lorenzo Lagorio, country manager di easyJet Italia.
La ripresa del turismo non deve andare a diminuire però l’attenzione verso i temi dell’inquinamento, della sostenibilità, dell’ambiente: per far fronte a ciò, la Svezia addebiterà tasse di decollo ed atterraggio più elevate alle compagnie aeree che utilizzano aeromobili altamente inquinanti, privilegiando al contrario quelle che utilizzano biocarburanti.
- Annalisa Trentin -